Parlare del Bowling come sport di certo non è facile, poiché la maggior parte di chi frequenta i centri lo fa per puro e semplice divertimento non sapendo che questo gioco risale agli albori, addirittura all'epoca degli antichi Egizi i quali praticavano un gioco simile intorno al 5200 A.C.

La storia del bowling è affascinante, legata alle epoche storiche, dalla nascita alla caduta degli imperi, e alle tradizioni religiose.

Prima del V secolo, i tedeschi tenevano annualmente una cerimonia spirituale nella quale un bastone, dalla forma di birillo, era posto in piedi ed ognuno cercava di farlo cadere facendogli rotolare contro una pietra rotonda. Col passare del tempo ci fu anche una grande variazione per quanto riguarda il numero dei birilli, fino a quando Martin Lutero, nel XVI secolo, arrivò alla conclusione che il 9 era il numero ideale. In Inghilterra il bowling rimase popolare malgrado un editto del 1511 emanato da Enrico VIII il quale recitava che "il bowling ha cessato di essere uno sport, ed è piuttosto una forma d'azzardo vizioso".

Il bando comunque ebbe poco effetto in quanto la maggior parte dei successori di Enrico continuarono a giocare. Il gioco inglese del bowling e la versione olandese dei birilli fu importata in America con la colonizzazione e, nel 1673 ad opera dell'esploratore William Penn ci fu una prima proposta per calcolare il punteggio ossia, "più birilli col primo colpo..tuttavia il mio punteggio era minore (del mio avversario).

Un test sicuro sarebbe di sommare i birilli abbattuti e dividerli per il lancio delle bocce". Dobbiamo però riconoscere il merito del primo "press-agent" del bowling nella persona di Washington Irving che scrisse un racconto nel quale il suo eroe, dormiente da molto tempo, risvegliato dal rumore della palle da bowling e dai birilli abbattuti che echeggiavano per le colline; questo racconto fu scritto nei primi del Ottocento.

La versione definitiva dei 10 birilli divenne definitiva dopo la Guerra di Secessione Americana.